Carcinomi Basocellulari
I carcinomi basocellulari (altrimenti definiti come basaliomi o epiteliomi basocellulari) colpiscono oltre il 15% della popolazione italiana e rappresentano i più diffusi tumori maligni cutanei. Il volto è interessato nel 75% dei casi. La terapia è essenzialmente chirurgica: se il carcinoma basocellulare è rimosso completamente il rischio di recidiva è di circa il 5%.
Carcinomi Basocellulari: presentazione clinica
Carcinomi Basocellulari: consigli pratici
Cosa fare
- Iniziale inquadramento diagnostico dal proprio Medico di Medicina Generale (“medico curante”)
- Prima Visita Dermatologica per la diagnosi (clinica) differenziale (neoformazione benigna vs maligna)
- Prima Visita dal Chirurgo Plastico
- Intervento di asportazione della neoformazione e “copertura” del difetto (sutura diretta, lembi o innesti). L’esame istologico è fondamentale.
Cosa non fare
- Sottostimare. Spesso si correla la comparsa di una crosta ematica ad un trauma o ad una puntura d’insetto. Se la lesione non guarisce è sempre opportuno che venga valutata da una specialista dermatologo.
- Temporeggiare. I carcinomi basocellulari aumentano di dimensioni e si approfondiscono lentamente, motivo per cui i pazienti li definiscono come “tumori buoni” (niente di più erroneo!); tenete presente che per passare dal punto 1) al punto 4) del Cosa fare possono passare molti mesi e il carcinoma basocellulare può aumentare di dimensioni, diventare localmente aggressivo (erodendo persino cartilagine ed osso), richiedere una chirurgia più demolitiva e tecniche ricostruttive più complesse.
In cosa posso aiutarti
Ho eseguito più di 2000 interventi di asportazione di neoformazioni della cute e di ricostruzione negli Ospedali ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo e ASST San Gerardo di Monza (oltre a consulenze c/o ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Ospedale di Desio ed Ospedale di San Giovanni Bianco), a livello di tutti i distretti corporei e prevalentemente a livello del volto (naso, palpebra ed orecchio in primis).
Da circa 12 anni mi dedico in particolare allo studio dell’anatomia della piramide nasale e della ricostruzione del naso, nelle sue sub-unità estetiche e strutturali, a seguito di asportazioni di neoformazioni cutanee. Ho partecipato a molti corsi, congressi e stage in Italia ed all’estero; ho avuto la possibilità di collaborare ed interfacciarmi con alcuni tra i migliori chirurghi europei che si occupano di tale argomento.
Non esiste alcuna procedura chirurgica che non comporti la comparsa di cicatrici più o meno estese. Il mio obiettivo è cercare di ripristinare la forma e la funzione della struttura anatomica “lesa”, mascherando per quanto possibile la ricostruzione eseguita.