Chirurgia della mano

La chirurgia della mano si divide in due ambiti: chirurgia d’urgenza e chirurgia d’elezione.

Chirurgia d’urgenza

La chirurgia d’urgenza comprende tutti gli interventi rivolti a (tentare di) ripristinare una o più strutture lese durante un trauma acuto. Strumenti taglienti (es. coltello da cucina), macchinari, oggetti di uso quotidiano (es. la “linguetta” delle scatolette; la porta di casa) possono ledere tendini, nervi, arterie, muscoli ed ossa, in alcuni casi in modo isolato altre volte contemporaneamente. Nei casi più gravi un trauma può comportare l’amputazione di una o più parti del corpo (es. uno o più dita o una mano).

Gli interventi possono quindi andare da una “semplice” sutura cutanea di pochi minuti ad un reimpianto microchirurgico (con impiego del microscopio) della porzione amputata della portata di diverse ore.

Chirurgia d’elezione

La chirurgia d’elezione comprende tutte le procedure che non richiedono un intervento urgente e che quindi possono essere programmate con una priorità variabile in relazione alla patologia.

Nelle sindromi nervose compressive, quali per esempio la sindrome del tunnel carpale (“schiacciamento” del nervo mediano a livello del polso) e la sindrome del tunnel cubitale (“schiacciamento” del n. ulnare al gomito), la liberazione del nervo deve essere eseguita in tempi brevi per evitare danni irreversibili a carico del nervo stesso.

Nelle tenosinoviti stenosanti, quali per esempio la tenosinovite di De Quervain (infiammazione della guaina sinoviale dei tendini abduttore lungo e estensore breve del pollice) e la tenosinovite stenosante dei flessori delle dita (altrimenti definita come “dito a scatto”), è possibile tentare un approccio con terapie mediche e fisiche e, nel caso in cui il paziente non ne tragga beneficio, si può valutare l’approccio chirurgico.

Nel morbo di Dupuytren (retrazione dell’aponeurosi palmare che induce una flessione progressiva delle dita della mano), l’intervento può attendere sino a che la flessione delle dita non diventa un impedimento allo svolgimento delle attività quotidiane e può variare da una “cordotomia” ad una “aponevrectomia”.

Nella chirurgia elettiva gli interventi vengono spesso eseguiti in anestesia locale ed in regime simil-ambulatoriale (Bassa Intensità di Cura, BIC).

In cosa vi posso aiutare

Ho lavorato dal 2015 al 2019 in qualità di Dirigente Medico c/o U.O. Chirurgia Plastica, Chirurgia della Mano e Microchirurgia (Direttore: Dott. M. Del Bene) dell’Ospedale San Gerardo-ASST Monza eseguendo più di 400 interventi di chirurgia della mano e dell’arto superiore, traumatica ed elettiva. Dal 2019 proseguo questa attività c/o l’U.S.C di Chirurgia Plastica (Direttore: Dott. M. Carminati) dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo.